Di seguito vi offriamo una guida completa per ottenere informazioni pratiche e soprattutto necessarie.
Disinfettare un piercing vaginale risulta un’operazione fondamentale che deve essere realizzata con grandissima cura e soprattutto quotidianamente. L’igiene in questa precisa zona è più che mai importante per non fare insorgere spiacevoli problemi che possono poi nel corso del tempo anche degenerare.
I piercing vaginali sono soprattutto negli ultimi anni sempre più diffusi non solo fra gli uomini, ma pure fra le donne. Figurano, ad esempio, piercing alle piccole ed alle grandi labbra ed ancora il clitoral hood ed il triangle. Quest’ultimo che viene fatto direttamente sotto il clitoride. Tutti questi forellini vengono scelti perché si rivelano stimolatori sessuali molto allettanti. E’ bene sapere, però, che, richiedono più attenzione rispetto agli altri piercing.
Ecco, allora, alcune semplici e pratiche regole che ci aiuteranno a disinfettare nel modo migliore il nostro piercing vaginale.
Come disinfettare correttamente un piercing vaginale?
Le azioni decisive per un’ottima igiene vi saranno mostrate sicuramente proprio da chi vi realizzerà il foro, ossia da un professionista del settore. Proprio per questo motivo vi consigliamo di scegliere il migliore specialista della vostra zona che saprà operare in modo sicuro, con materiali sterilizzati che aprirà davanti a voi.
La prima cosa che dovete sapere è che un piercing vaginale non deve essere mai toccato se le mani non sono ben lavate.
Per quale motivo? I microbi potrebbero creare serie complicazioni. Le mani, lo sappiamo bene, toccano tutto, diventando un vero e proprio concentratore di batteri. La cosa migliore, anche in occasione della pulizia della zona vaginale, sarebbe quella di utilizzare sempre dei guanti di lattice sterili.
Il gioiello non deve essere toccato, ma deve essere assolutamente lasciato a riposo in tutto il periodo della cicatrizzazione del piercing. Accade, purtroppo spesso che molti giovani impreparati oppure superficiali, vadano a stuzzicare il gioiello creando infezioni davvero antipatiche. In questo caso specifico è bene sapere che non si tratta di un giochino.
Dopo la realizzazione del piercing vaginale è necessario evitare d’avere per almeno due settimane, un rapporto sessuale. I genitali vanno, ovviamente lavati quotidianamente adoperando del betadine, che andrà diluito nell’acqua. Si tratta di una semplice e funzionale soluzione antisettica da avere sempre a portata di mano.
Per disinfettare un piercing vaginale non fate mai nulla in modo fai da te.
Non c’è niente di più sbagliato che decidere di disinfettare quest’area così delicata adoperano sostanze aggressive, che possono solamente crearci problemi. Mettete al bando i disinfettanti chimici. Scegliete sempre una soluzione salina, che aiuta la ferita a rimarginarsi con grandissima delicatezza.
Posso usare l’ovatta per disinfettare un piercing vaginale?
La risposta è negativa. Lasciate perdere l’ovatta in quanto i suoi residui possono attaccarsi alla ferita non ancora cicatrizzata e creare fastidi.
Per non irritare la zona vaginale in seguito alla realizzazione di un piercing vaginale scegliete di adoperare indumenti non solo confortevoli, ma anche realizzati in puro cotone. Sì, allora, ad abitini e gonne larghe, in grado di evitare fastidiosi strofinamenti. A tale riguardo vanno messi da parte soprattutto jeans stretti. Va benissimo poi l’uso della biancheria intima in cotone al 100%. Scartate tessuti artificiali come il nylon.
Il cotone è in grado di fare traspirare perfettamente la vostra pelle evitando in questo modo d’irritarla.
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