Spesso viene posta questa domanda ai professionisti del settore, ma è anche un punto interrogativo che si trova in modo costante in particolari forum sul web.
Gira voce, infatti, soprattutto tra i giovani, che l’acqua di mare abbia notevoli proprietà disinfettanti e, dunque, possa essere tranquillamente adoperata anche per pulire un piercing. Se da una parte questa dichiarazione ha la sua autenticità, è necessario, però, anche sottolineare un altro interessante aspetto, che magari viene dimenticato dai più.
Diciamo subito che oggi sarebbe decisamente meglio evitare d’adoperare l’acqua del mare per disinfettare un piercing e di seguito vi diciamo pure per quale motivo.
Purtroppo con il passare del tempo, per mano ovviamente degli uomini, il nostro ambiente si è andato via via inquinando e di questo increscioso problema, ne ha ovviamente risentito anche il mare.
Se acqua e sale rappresentano un mix perfetto per sterilizzare un piercing anche quotidianamente, non lo è attualmente, in alcun modo, l’acqua del mare.
Ci riferiamo, ovviamente, in modo particolare ad alcune specifiche zone che sono state definite a buon diritto, dopo importanti ed approfondite analisi di laboratorio, contaminate. Se venisse adoperata acqua salata inquinata non faremmo altro che aggiungere impurità ad impurità. Molte persone che hanno bagnato a mare il loro forellino, hanno poi notato forme di rossore improvviso ed un antipatico pizzicore intorno alla zona del piercing. Ricordiamo come tutti i forellini possono essere sensibili all’acqua di mare: non solo quelli esterni, ma anche quelli interni.
Sempre in alcuni luoghi è stato dimostrato, tra le altre cose, che si ritrovano veri e propri scarichi delle fogne non depurate. All’appello, per rendere ancor più il mare infetto, non mancano gli smaltimenti realizzati delle navi, i rifiuti gettati da bagnanti incivili e tanto altro. E’ da considerare che 90mila sono le imbarcazioni, che nel corso della giornata navigano per i mari e gli oceani.
Ogni anno Legambiente lancia, come sappiamo, un bollettino molto preciso sulle condizioni delle acque salate dell’Italia ed emerge che, in alcune aree, la situazione è davvero spaventosa. L’ultimo bollettino, ad esempio, parlava di zone a rischio concentrate nel Lazio, in Campania ed ancora in Calabria e in Sicilia. Il Sud desta più preoccupazioni. In determinati punti si è detto addirittura che il livello di batteri è risultato fuori legge negli ultimi anni.
Proprio a tal riguardo numerosi esperti del settore consigliano, soprattutto per chi ha deciso di farsi fare un piercing in occasione delle vacanze estive, di stare molto attenti alla parte trattata e di pulirla con acqua dolce, ogni volta dopo che si è fatto un bel tuffo a mare.
Il suggerimento migliore?
Fatevi il piercing al rientro dalle vacanze. E’ questo un modo intelligente per evitare possibili complicazioni.
Dopo quanto tempo si chiude un piercing al naso?