Sembrerebbe a prima vista una domanda banale, ma chiedersi se si può usare il Cicatrene sui piercing è un interrogativo piuttosto comune tra i portatori di gioielli, soprattutto tra quelli alle prime armi. Prima di arrivare ad avere una risposta completa ed esaustiva, bisognerebbe capire meglio che cos’è il Cicatrene e di cosa si compone, così da riuscire ad individuare meglio le applicazione consigliate.. Non esiste infatti una risposta univoca, ogni caso personale risponde alle sue particolari specificità, ma è sempre bene conoscere alcune indicazioni generiche a cui attenersi onde evitare di incappare in inutili e dannosi sbagli.

Cicatrene sui piercing: si può usare?

Nonostante sia un prodotto piuttosto popolare e ben pubblicizzato, il Cicatrene resta pur sempre un articolo farmaceutico; pertanto, pensare di applicarlo a cuor leggero nella falsa speranza di velocizzare a prescindere il percorso di cicatrizzazione del piercing è una bella illusione. Per capire come funziona il prodotto è opportuno guardare alla sua composizione, a base di cortisone, formata da tre componenti chimici utili all’azione di cicatrizzazione – Treonina, Glicina e Cisteina – e da altri due, Neomicina e Bacitracina, impegnati a svolgere azione antibiotica.

Si può dunque già individuare un caso in cui è meglio evitare di usare il Cicatrene sui piercing; se il foro non è a rischio infezione, meglio lasciare che l’organismo proceda naturalmente sulla sua strada. In generale, è sempre meglio non usare il prodotto nei primi 4/5 giorni di convalescenza, in particolar modo se il processo di guarigione del foro procede senza intoppi.

La strada migliore per favorire la guarigione del foro da piercing resta sempre quella di pulire l’area con una semplice soluzione salina, economica ed acquistabile in una qualunque farmacia. Questa, oltre ad essere priva di effetti collaterali, ha una buona azione disinfettante e stimola anche la guarigione dell’area, senza pesi inutili per l’organismo.

Pro e contro del Cicatrene sui piercing

Ci sono alcuni casi, molto specifici, in cui il Cicatrene diventa un utile alleato per favorire una migliore cicatrizzazione del foto appena praticato, o da impiegare in caso di inaspettate complicazioni successive. Sono però casi che vanno ben valutati, e il fai da te non aiuta in alcun modo; se il periodo di guarigione dovesse allungarsi più del previsto, o in caso di subentrate infezioni, sanguinamenti, arrossamenti anomali, il Cicatrene potrebbe fare al caso nostro, ma attenzione: bisogna sempre chiedere un consulto dermatologo. 

Che sia il nostro medico di base, dermatologo o piercer di fiducia, è sempre fondamentale chiedere ad un professionista medico se sia il caso o meno di usare il Cicatrene sui piercing, anche quando siamo sicuri della sua potenziale efficacia. Ci sono infatti dei contro che è meglio non sottovalutare, e che potrebbero addirittura essere d’ostacolo per un corretto percorso di guarigione.

Il Cicatrene sui piercing, se applicato quando non opportuno – magari facendo di testa propria, senza prima aver ottenuto un consulto – rischia di prolungare inutilmente i tempi di guarigione della ferita, in quanto tende ad impedire la corretta ossigenazione del foro ostacolandone dunque la cicatrizzazione. C’è poi da considerare il cattivo impatto estetico che potrebbe provocare, in quanto risulta elevato il rischio che un cattivo utilizzo del prodotto possa comportare l’insorgere di cicatrici indelebili.

Attenzione poi alla fuoriuscita di pus dalla ferita, che è bene trattare secondo i consigli di un medico e non con medicazioni fai da te.

Ricapitolando, in quali casi, dunque, si può usare il Cicatrene sui piercing? Solo quando il processo di guarigione non si esaurisce nei tempi previsti, incorrono complicazioni impreviste, e dopo un opportuno consulto dal medico o piercer di fiducia. Mai usarlo nei primissimi giorni di convalescenza, quando invece è preferibile applicare un più comune soluzione salina.