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C’è chi, prima di fare un piercing, vuole sapere tutto della procedure e c’è chi, invece, meno sa e meglio sta. Se fai parte della prima categoria, e ti tranquillizza sapere esattamente cosa ti aspetta, questo articolo fa al caso tuo. Analizzeremo insieme tutti gli strumenti che vengono utilizzati per fare i piercing trattando le caratteristiche principali e la loro funzione.
Come si fa un piercing? Gli strumenti
Sappiamo tutti che un piercing altro non è che un foro che viene praticato in una determinata zona del corpo al quale viene “agganciato” un gioiello. Ma quali strumenti vengono utilizzati per praticare questo foro? Vediamoli.
Ago
Può apparire spaventoso ma è lo strumento principale che consente di praticare i piercing. Gli aghi sono dei tubicini di ferro con la particolarità di essere vuoti al loro interno. La punta, invece, varia il suo orientamento a seconda del piercing che si deve fare.
Le misure degli aghi variano anch’esse in base al tipo di piercing da praticare. Il sistema numerico utilizzato è americano, pertanto risulta difficile per noi italiani capire velocemente come funzionano. Per riassumere brevemente possiamo dire che il calibro numero 20 corrisponde alla misura più piccola in commercio e a mano a mano che si scende con i numeri i ìl diametro dell’ago aumenta.
Un’altra cosa da sapere è che normalmente viene utilizzato un ago della stessa misura del gioiello nel caso di piercing normali, quando si tratta, invece, di fori nella cartillagini viene praticato con un ago leggermente più grosso.
Cannula
Solitamente viene utilizzata un piccola barretta in plastica per facilitare l’inserimento del gioiello. Una volta forata la parte interessata verrà inserita “automaticamente” questa barretta. Il suo scopo è quello di rendere l’operazione più veloce possibile.
Non esistono leggi che obbligano ad usare la cannula. E’ molto diffusa ma non utilizzata da tutti i piercer. In qualunque caso non c’è da preoccuparsi, nè che la si usi nè che non la si usi.
Le pinze
Apparentemente sono inquietanti ma sono innocue. Le pinze vengono utilizzate per praticare un foro simmetrico. Possono essere di diversi tipi in base alla zona in cui si deve praticare il piercing.
Anche in questo caso non esistono regole che obbligano ad usare le pinze, alcuni piercer dalla mano sicura e dalla pluriennale esperienza preferiscono fare tutto a mani nude.
Attenzione a non pensare male: un piercer che usa le pinze non significa che sia meno bravo di uno che non le utilizza. E’ solo una questione di praticità e comodità.
Anestesia
Alcuni piercer utilizzano creme anestetiche locali per praticare i piercing in zone considerate più dolorose. Non tutti si affidano a questa pratica e spesso non è necessaria. Basta stringere un pochino i denti, attendere qualche secondo e il male passa in maniera molto veloce.
Attenzione: se un piercer vi offre la possibilità di fare delle punturine anestetiche rifiutatevi categoricamente e rivolgetevi ad un altro suo collega. Bisogna sapere, infatti, che questa pratica è assolutamente illegale. Solo gli anestesisti professionisti possono praticare punture. Il piercer si deve limitare all’uso di una crema oppure alla rinunci all’anestesia. Non fatevi fregare.
Un’alternativa agli strumenti tradizionali
Uno strumento particolare utilizzato dai piercer è il dermal punch. Esso consiste in una sorta di bisturi circolare che ha lo scopo di rimuovere totalmente un lembo di pelle. Viene utilizzato per i microdermal e per i dilatatori. In pratica, se si vuole dilatare un orecchio senza aspettare il tempo necessario mediante l’uso dei dilatatori, è possibile rimuovere direttamente parte del lobo con questo strumento.
In questo caso è assolutamente necessario rivolgersi ad una persona esperta che lo sappia utilizzare nel modo adeguato. E’ comunque una pratica sconsigliata se non si è abituati alla modificazione corporea.
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