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Quando si decide di fare un piercing, qualunque esso sia, bisogna prestare molta attenzione al processo di guarigione. Una volta terminata la sessione dal piercer comincia la propria responsabilità riguardante la cura del nuovo foro. Non a caso, ogni buon piercer, consiglia quanto e come lavare e pulire il foro, cosa utilizzare e cosa aspettarsi durante la guarigione.
La comparsa del pus
Quando i consigli non vengono presi sul serio, oppure quando si è disattenti alla cura del piercing, può capitare di veder insorgere del pus. Ma questi non sono gli unici motivi: potrebbe capitare perchè la pelle è particolarmente sensibile, perchè il piercing è stato sottoposto a stress eccessivo oppure perche la zona del corpo è delicata e poco propensa ad essere forata.
In tutti questi casi è possibile che il foro faccia infezione e che quindi, di conseguenza, compaia il maleodorante pus.
Come mai compare?
Il pus, in termini medici, è un fluido cremoso che può essere più o meno denso e di colore variabile (giallo, rossastro, verdognolo, bluastro o quasi nero). Esso è un insieme di siero, globuli bianchi, batteri e frammenti di tessuto necrotico (cioè pelle morta). Come abbiamo detto prima, esso compare quando è in circolo un’infezione quindi dobbiamo trovare il modo di combatterla.
Pus e siero
C’è una cosa a cui bisgona prestare molta attenzione: evitare di fare confusione tra pus e siero. Quest’ultimo, infatti, è perfettamente normale e compare sempre durante il processo di guarigione e anzi, indica che tutto sta procedendo in maniera ottima.
Le differenze principali tra i due per non sbagliarsi? Il siero è liquido, di colore solitamente trasparenze e a volte può sembrare sangue “diluito”. Il pus, invece, è denso e cremoso, di un colore nettamente più deciso che varia dal giallognolo al verde (nel caso specifico dei piercing).
É preoccupante la comparsa di pus?
Sì, abbastanza. Indica che c’è un’infezione e spesso (se non sempre) è accompagnato da altri sintomi come dolore, gonfiore, pelle irritata e prurito. La sua comparsa è dettata dal fatto che la pelle rigetta il corpo estraneo (ovvero il gioiello del piercing) e cerca a suo modo di eliminarlo.
Come comportarsi?
Il piercer, molto probabilmente, ti avrà informato di questo rischio e ti avrà dato delle direttive da seguire. In qualsiasi caso bisogna, innanzitutto, recarsi in farmacia per comprare una pomata utile per accellerare il processo di guarigione ed eliminare l’infezione. Solitamente viene consigliato il Gentalyn Beta, ma ci possono essere altre pomate utili a questo scopo. Ogni piercer ha, diciamo, la “sua preferita” e seguire il suo consiglio non dovrebbe arrecare nessun danno.
Il trattamento del foro infetto prevede di lavarsi bene le mani prima di procedere alla pulizia del piercing. In secondo luogo bisogna pulire bene la ferita con una soluzione salina (che è possibile ottenere in maniera fai-da-te con un cucchiaio di sale in un bicchiere di acqua). Dopo aver rimosso tutto il pus è possibile spalmare la crema comprata in farmacia e coprire tutto con una garza sterile.
Se nel giro di pochi giorni la situazione non migliora bisogna immediatamente recarsi dal proprio medico e valutare con i consigli di un esperto la situazione. Se, invece, sei particolamente prudente, al posto di provare da solo con la pomata, puoi direttamente recarti dal tuo medico di fiducia per un consulto ma, molto probabilmente, ti dirà di attuare la procedura descritta sopra.
Nel caso di un’infezione grave, trascurata ed estesa, il medico procederà con una cura antibiotica e consiglierà (molto probabilmente) di rimuovere il piercing. Meglio procedere subito, appena ci si accorge della presenza di qualcosa che non va e di anomalie come la comparsa di pus.
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