Ritrovarsi con dei lividi sul piercing, soprattutto se questo è stato fatto soltanto da qualche giorno, è una reazione piuttosto comune del nostro organismo in risposta alla perforazione e penetrazione dell’area interessata, e tuttavia non è sintomo, nella maggior parte dei casi, di alcuna altra complicazione diversa. Prima di capire come agire per evitare che i lividi compaiano, e di scoprire se esitano o meno dei rimedi successivi all’uscita dei lividi sul piercing, bisogna individuare le cause che portano alla comparsa delle macchie blu/violastre, che sono anche piuttosto scontate.
Lividi sul piercing: perché compaiono? Sono pericolosi?
Come già detto, i lividi sul piercing sono una risposta piuttosto normale dell’organismo che segue quello che, comunque, è un piccolo trauma per il nostro corpo. Un livido, dunque, nella grande maggioranza dei casi non è da ritenersi assolutamente pericoloso, ed anzi può tranquillamente essere lasciato lì dov’è per il suo tempo naturale senza prestargli troppa attenzione. Ma perché si formano i lividi sui piercing?
Un livido, in generale, è causato dalla rottura dei capillari che compongono l’area interessata, conseguenza di un’azione concussiva o, come nel caso dei gioielli da applicare sul corpo, di una penetrazione. L’infilare la cannula del piercing, dunque, all’interno della pelle, essendo una penetrazione in piena regola, può portare con sé la colorazione bluastra della pelle come effetto collaterale.
Di conseguenza, è abbastanza logico supporre come le aree maggiormente irrorate da vasi capillari – viso, capezzoli, ombelico – siano più soggette alla cosa. Le orecchie invece ne risultano piuttosto immuni, ad eccezione di quei casi in cui le perforazioni riguardano la cartilagine.
Come prevenire i lividi sui piercing? Ci sono rimedi?
Trattandosi di una reazione piuttosto naturale e comune, preoccuparsi troppo per la comparsa di lividi sui piercing è abbastanza inutile, anche perché. ad eccezione del disagio estetico che potrebbero provocare, non provocano altre particolari reazioni, né tanto mento causano conseguenze a lungo termine. Vero è che spesso provocano dolore, ma si tratta comunque di una situazione transitoria che tenderà a riassorbirsi da sola.
Non esiste dunque un vero e proprio rimedio per i lividi sui piercing, ma si può giocare efficacemente con la prevenzione facendo in modo che il rischio di insorgenza diminuisca notevolmente.
Banale a dirsi, ma prima di procedere con la perforazione della pelle per eseguire l’applicazione di un gioiello è sempre buona regola evitare di bere alcool. In questo modo, oltre ad essere più lucidi di fronte al professionista che procederà con l’operazione, eviteremo la consueta vasodilatazione che le sostanze alcoliche provocano nell’organismo. I vasi con una dilatazione normale hanno infatti una maggiore resistenza, e dunque sono meno soggetti a rotture.
Per lo stesso motivo, è altrettanto buona norma evitare di assumere aspirine prima dell’applicazione, le quali provocano nell’organismo un’azione vasodilatatoria simile a quella causata dall’alcool, con relativa maggiore vulnerabilità dell’area.
Come ridurre un livido da piercing
Posto che non esistono veri e propri rimedi per i lividi sul piercing, possiamo pur sempre optare per l’applicazione del caro, vecchio cubetto di ghiaccio sulla parte interessata, avvolto in un canovaccio leggero così da evitare l’eventuale rischio di ustione da freddo.
Col freddo anche i vasi sanguigni tendono a diminuire il proprio spessore, e a trasportare , di conseguenza, meno sangue. Quando la contusione è già sorta, l’azione del freddo può dunque contribuire ad un suo più rapido riassorbimento. Anche esporre il livido alla luce solare contribuisce alla sua riduzione e ne facilita l’eliminazione, grazie all’azione dei raggi UV che riducono il livello di bilirubina nell’area interessata diminuendone la tipica colorazione gialla.
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