L’allergia all’oro non è così rara come si pensa, circa il 10% della popolazione ne soffre. Solitamente non è l’oro vero e proprio a causare fastidi, bensì gli altri metalli in lega usati per renderlo più resistente all’usura. Secondo recenti studi c’è un’altissima probabilità che la prima causa di allergia all’oro sia dovuta al nichel contenuto in esso. Tu sei allergico e vuoi sapere meglio come muoverti all’interno del mondo dei gioelli da piercing? Questa guida è ciò che fa al caso tuo!

Allergia all’oro e piercing: come comportarsi

Se noti che i gioielli in oro provocano strane reazioni, come abbiamo detto in precedenza, probabilmente non è colpa dell’oro di per sè. Quasi sempre, infatti, si tratta del nichel contenuto nell’oro. Questo metallo, su persone particolarmente sensibili, può causare gravi reazioni cutanee.

I modi per accorgersi dell’allergia all’oro (e quindi quasi sicuramente dovuta al nichel) sono molti. Spesso basta entrare in contatto con monete o detergenti, che purtroppo contengono troppo nichel rispetto a quello stabilito dalla normativa europea. Se, quindi, hai notato reazioni fisiche avverse al nichel contenuto negli oggeti di uso quotidiano ti sconsigliamo fortemente di far cadere la tua scelta su gioielli in oro.

Un’allergia come questa, in concomitanza con un piercing appena fatto (o anche con uno “storico”) può causare la comparsa di infezioni, rossore, dolore e lesioni gravi. Se, inoltre, il gioiello viene cambiato poco può succedere che la parte interessata, sudando, faccia sì che l’oro perda dei sali di nichel, producendo una reazione allergica molto forte.

Vera allergia o leggero fastidio?

Ci sono delle situazioni in cui si può manifestare una reazione allergica anche se apparentemente non si è allergici all’oro. Entrare nella doccia con un piercing in oro e quindi esporsi ai normali detergenti utilizzati per lavarsi, ad esempio, può causare una forte reazione della pelle molto simile a quella dell’allergia.

Attenzione però, questo non significa obbligatoriamente che si è allergici. Può solo voler dire che la pelle è molto sensibile e ci si è esposti troppo al nichel contenuto sia nel piercing che nel detergente.

I sintomi più comuni dell’allergia all’oro

Prima di decretare o meno di soffrire di allergia all’oro è utile conoscere tutti i sintomi che si manifestano in una tipica reazione allergica a questo materiale.

  • Prurito e rossore, di solito unicamente nel del luogo in cui il gioiello tocca la pelle. In questo caso è utile togliere il gioiello e lavare la parte interessata con acqua e sapone. Se il foro, invece, è stato fatto da poco meglio evitare di usare sapone normale ma preferire quello neutro oppure una soluzione salina.
  • Dermatite ed eczema. Non di rado accanto ad un gioiello in oro, quando si è affetti da allergia, compaiono eczemi e croste difficili da debellare. Meglio andare dal proprio medico che potrà fare una diagnosi e prescrivere i medicinali adatti.
  • Orticaria, abbastanza rara ma possibile. In questo caso, come nel precedente, meglio chiedere un consiglio al proprio medico e procedere secondo quanto da lui detto.

Alternative ed altri materiali

Se si è allergici all’oro esistono molti altri materiali da poter utilizzare per il proprio piercing. Uno dei migliori, viste le sue caratteristiche come quella di essere ipoallergico, è l’acciaio chirurgico, ben tollerato dalla pelle e utilizzato anche per le viti ossee. Molto raramente questo materiale scatena reazioni allergiche. Infatti, oltre ad essere utilizzato per le viti, è lo stesso che viene impiegato per creare i materiali chirurgici come i bisturi, da qui il nome “acciaio chirugico”. Attenzione: fino ad una decina di anni fa anche l’acciaio chirurgico conteneva nichel, oggi (salvo diversa specifica) sono state eliminate tutte le tracce di questo metallo.

In alternativa è molto utilizzato anche il titanio, ottimo materiale per i gioielli da piercing. Il suo costo è più elevato ma, se non si vuole correre nessun tipo di rischio, è il materiale migliore in assoluto.