Devo togliermi il piercing per arruolarmi nell’esercito, nella polizia e nell’arma dei carabinieri? La risposta è affermativa. Il piercing va rimosso!
E’ questa una delle domande più ricorrenti che i giovani d’oggi si pongono prima di andare a fare le selezioni per arruolarsi. Cerchiamo, allora, di offrire di seguito, una guida esauriente a tal proposito.
Esistono in questo specifico caso delle vere e proprie normative di legge che vietano a soldati, poliziotti e carabinieri di mostrare visibili body modification o anche tatuaggi. Chi decide di entrare nell’Esercito Italiano deve necessariamente attenersi ad un preciso codice di regole. Chi non lo segue viene subito penalizzato.
Se, dunque, si posseggono piercing al naso, al sopracciglio o ancora alla bocca, tutti questi vanno necessariamente rimossi. E’, infatti, fondamentale tenere in conto che il divieto non riguarda solamente un dato estetico, ma anche un fattore di sicurezza. Un piercing può creare davvero non pochi problemi a chi, ad esempio, decide di arruolarsi come soldato.
La normativa di legge va, comunque, contro tutti quei piercing che vengono definiti “invalidanti”. Con questo termine s’intende fare riferimento ai body modification che sono capaci di limitare particolari azioni da svolgere.
Pensate ad una persona in servizio, magari impegnato su un campo di battaglia, con un piercing posto sul labbro inferiore o sul naso. Si tratta di una possibilità davvero assurda. Una direttiva emanata già anni fa parlava della necessità di prevenire e, soprattutto, contenere situazioni precise che vanno a screditare il decoro dell’uniforme e di conseguenza l’immagine stessa dell’Esercito.
Un altro punto da tenere in considerazione è che i piercing non vanno eliminati solamente in fase di selezione, ma anche durante tutto il tempo in cui si indossa la divisa. La direttiva dello Stato Maggiore, infatti, ha deciso di realizzare una serie di importanti controlli a tappeto sul personale, soprattutto sui militari impegnati in scenari operativi lontani dalla madrepatria.
Per quale motivo?
Perché un piercing portato sul volto di un soldato potrebbe dare vita ad un senso di “diffidenza e discredito” da parte di civili appartenenti ad altri Paesi che, magari per cause religiose o anche culturali, disapprovano fortemente quel forellino che a voi sembra tanto innocuo.
Insomma se siete in procinto di arruolarvi e ci tenete ad entrare nelle Forze Armate toglietevi il piercing, avrete sicuramente altre occasioni per rimetterlo e sfoggiarlo.
Tutti quei ragazzi che per semplice superficialità non hanno eliminato il piercing prima di una selezione non solo hanno fatto una bruttissima figuraccia, ma alla fine non sono stati neanche presi in considerazione.
Se desiderate avere altre informazioni a riguardo e leggere alcune testimonianze di chi ha già avuto un’esperienza in questo settore vi basterà andare su internet e navigare sul sito del forum delle Forze di Polizia, per comprendere subito che sono innumerevoli le raccomandazioni che vengono fatte in tal senso.
Il piercing, tra le altre cose, può anche avere riflessi negativi su determinati aspetti sanitari.
In seguito a tutto ciò che abbiamo detto in precedenza, emerge chiaramente il fatto che un buco sul viso andrebbe fatto in modo non avventato soprattutto in giovane età. Riflettete: un’azione impulsiva realizzata da piccoli potrebbe seriamente compromettere un vostro importante sogno.
Quanto ne vale la pena?
Dopo quanto tempo si chiude un piercing al naso?